“Crescere insieme e in amicizia”
2014/2015
Leo Club Faenza
Con Alessia resta il ricordo della Multidistrettuale organizzata a Milano Marittima, una delle esperienze più formative che mi siano capitate durante gli anni da socio semplice. Insieme abbiamo spesso ricordato la volta in cui la vidi contrattare con una maestria unica su prezzi, location e sistemazioni, mentre io mi ritrovai a mercanteggiare coi tassisti della città. Anche queste sono esperienze da Leo!
Raccontami qualcosa di te, chi sei e cosa fai nella vita?
Alessia Ponti, sono una persona dinamica, sempre in cerca di nuove sfide personali e lavorative. Adoro viaggiare ed entrare in contatto con culture nuove e stili di vita diversi. Mi piace tenermi aggiornata e trasmettere le mie conoscenze agli altri… tutto questo deriva sicuramente dalla mia preparazione scolastica, istituto turistico, ed è andato a convergere in ciò che sono oggi: docente di laboratorio dei servizi di accoglienza turistica e tutor per i disturbi specifici dell’apprendimento. Nel frattempo cerco di laurearmi in Giurista d’Impresa e delle pubbliche amministrazioni.
Come sei entrata a far parte dei Leo? Quest’anno sei di nuovo alla guida del Leo Club Faenza, come lo descriveresti a chi non vi conosce?
Mi sono avvicinata ai Leo grazie a mio padre che mi ha trasmesso la passione per questo mondo essendo stato uno dei soci fondatori del Leo Club Faenza in tempi lontani e attuale Lions. Ma concretamente sono entrata nei Leo grazie ad un amico che ne faceva parte e che mi ha spronato ad entrare nell’associazione e mi ha trasmesso tanto: il buon Stefano Naldi.
Il Leo Club Faenza, come tanti Club, essendo di lontana costituzione, ha visto e sta vivendo dei periodi di alti e bassi… ma se dovessi descriverlo con due parole, quelle che userei sarebbero dinamico e spontaneo, anche se a volte sarebbe necessario avere anche quel verve che faccia diventare le mille idee di service, and qualche cosa di concreto.
Un progetto particolarmente caro dove hai messo parte di te o anche un modello organizzativo sviluppato per il nostro distretto? Qualcosa di questo tipo, insomma…
Beh, nel mio anno ho cercato di continuare a stare sulla cresta dell’onda dell’esplosività e dell’entusiasmo intrapreso dalla Presidente che mi aveva preceduto, Chiara Broccoli. Ho avuto la fortuna di poter “organizzare-lanciare” la Multidistrettuale finale del mio anno sociale: la MiMaMu, una grande scommessa in tutti i sensi! È stata una conferma di crescita del nostro Distretto in quel periodo, puntavamo molto sull’unione e la collaborazione dei Club e dei soci come veri e propri amici spinti da valori condivisi.
Altro punto importante che ho tentato di portare avanti è stato prestare attenzione alla formazione.
Perché hai deciso di candidarti come Presidente?
Ho deciso di candidarmi Presidente un po’ come sfida personale e forse perchè mi piace mettermi a servizio degli altri, in questo caso di un Distretto che sapevo poteva darmi tanto!
Essere un leader non sempre è semplice… e diciamo che il mio “mettermi alla prova” era proprio per vedere se sarei stata in grado di sostenere e guidare un distretto grande e volenteroso di lavorare!
Ci sono riuscita? Non spetta a me dirlo, posso dire che è stato un anno stremante ma pieno di soddisfazioni personali e distrettuali!
Lo rifarei? Forse si, ma per migliorare alcune cose su cui ero inesperta e che adesso potrei fare con maggiore consapevolezza, senza incertezza!
Prova a descrivere cosa abbia significato per te fare il Presidente. Viaggi, attività, la tua giornata tipo.
Essere PD per me ha voluto dire prendermi un anno sabbatico dall’università e dal lavoro: occupava la maggior parte delle mie giornate dal lunedí alla domenica… Diciamo che nella settimana svolgevo mansioni organizzative e nel weekend le mansioni di “rappresentanza”. È stato entusiasmante perché ho viaggiato per tutta Italia dal lungo in largo e ho conosciuto tanti nuovi amici!
Come hai vissuto la dimensione nazionale della nostra associazione? Hai qualche ricordo in particolare dei tuoi colleghi presidenti?
La dimensione Nazionale l’ho vissuta a pieno, avendo anche da ricoprire la carica di Tesoriere. Ho legato con tutto il Consiglio dei PD e con molti siamo tutt’ora in contatto!
Nel tuo anno di presidenza distrettuale abbiamo vissuto l’esperienza di una Multi, quella di Milano Marittima. Prova a farne un bilancio!
Il bilancio della multi? Direi un gran successo visto dal di fuori e guardando il numero dei partecipanti! Da quello che so è ancora impressa nella memoria di tanti Leo nuovi che datati!
L’organizzazione devo ammettere che non è stata semplice: un po’ di esaurimento nervoso c’è stato ma avevo due ottimi Presidenti organizzatori! Chiara e Amedeo e il loro team sono stati efficientissimi ed io ho potuto mettere in pratica e apprendere tante tecniche necessarie per l’organizzazione di eventi, uno dei possibili sbocchi lavorativi della materia che insegno. Coincidenza? Chissà! Ma non rimpiango nulla!
Avevi un motto nel tuo anno di presidenza? Come hai cercato di metterlo in pratica?
Nel mio motto le parole fondamentali erano ‘Crescere insieme e in amicizia’! Ho cercato di metterlo in pratica stando vicino a tutti i Club e cercando di instaurare dei rapporti di fiducia e empatia, mettendomi a disposizione dei soci per qualsiasi dubbio, sfogo e condivisione di successi e gioie… proprio come fa un vero amico!
Insieme perché ho sempre sostenuto che i grandi risultati si potessero ottenere solo mettendo in gioco tante forze e che un Presidente da solo non fa nulla. Chi muove le cose per davvero è il Distretto!
Cosa ti hanno lasciato i Leo? C’è qualcosa che hai imparato durante il tuo anno di presidenza o qualche aspetto di te che è cambiato?
I Leo come ho detto mi hanno lasciato moltissimo, sia dal punto di vista personale che professionale! Ho migliorato me stessa, ho imparato ad essere ancora più empatica, ho imparato a condividere e a respirare e contare fino a 10 prima di agire o prima di prendere decisioni. Ho appreso nozioni economiche e ho sviluppato doti di leader! Ma soprattutto questo anno mi ha lasciato tanti amici!
Hai una ambizione nel tuo futuro fuori dai Leo, ma che comunque riguardi il sociale?
Sicuramente l’attenzione verso coloro che hanno difficoltà ha influenzato (e lo sta facendo tutt’ora) la mia carriera da Tutor DSA e docente.
Cosa consigli al nostro Distretto di realizzare nei prossimi anni?
Cosa posso consigliare? Di continuare a servire con entusiasmo e di continuare a stare in contatto e di non vedere l’associazione come un lavoro ma come un momento di condivisione e come qualche cosa di positivo! Non puó essere un’imposizione farne parte! Altrimenti si rischia di creare gravi lacune che possono compromettere un intero Distretto.
Fare parte dei Leo è davvero una opportunità da sfruttare col sorriso e al massimo!
Alfredo Bruno
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