Abbiamo chiesto alla nostra socia Federica di inserire il tema dell’intelligenza artificiale in un racconto. Frida nasce dalla sua fantasia e dal motto del Presidente della nostra associazione Gian Marco. Trasformare i sogni in realtà è la mission che diamo ai Leo Club, ma anche ciò che vorremmo realizzare nelle vite delle persone che incontriamo.
Questa è una storia possibile, che racconta chi vorremmo essere.
Ciao mi chiamo Frida e ho 25 anni.
sono una neo-laureata in Grafica.
mi trema la mano.
lui è Luca il mio ragazzo, 26 anni.
tu-tutu-tu-tutù…
che vuol dire sicuramente mille cose.
tu. e il cuore.
Quel suono
si chiama “Sclerosi laterale amiotrofica giovanile”.
e non sa nemmeno che quel tremore
darà voce alla mia creatività.
Stropiccio gli occhi.
accartoccio la carta e la butto nel cestino.
mettendola dentro al primo colpo.
forse ho sbagliato mestiere.
sarei stata un’abile cestista.
ripeto in loop questo movimento per 4 o 5 volte.
Luca si avvicina e mi dice di andare a dormire, che sono le due di notte.
domani andrà meglio dice lui.
io gli do retta.
sono testarda a volte.
come la mia malattia.
che affonda il colpo ad ogni linea di matita.
la notte porta consiglio.
ma io a luca ho detto che di consigli non ne voglio più.
che la mia mano è un prolungamento delle mie idee.
e che non esiste un grafico che si rispetti che non sappia abbozzare le idee su carta.
e chi prenderebbe mai una grafica che con il tempo potrà a malapena muovere gli occhi per dire a qualcuno “ lo voglio giallo, non azzurro?!”
guardo il soffitto ed immagino così veloce che i miei pensieri sembrano delle liane lunghissime e nere.
sono più veloci della mia mano sulla carta.
le mie idee.
mi volto dall’altra parte del letto, guardo luca, che si sta addormentando e gli sussurro decisa
“ domani chiamerò “.
alla fine ho chiamato.
Parto per un centro di tecnologia biomedica avanzata.
a Milano.
roba da film.
intelligenza artificiale.
sulla brochure della clinica, a caratteri enormi, c’era scritto:
“TRASFORMIAMO CIÒ CHE DESIDERIAMO IN CIÒ CHE SARÀ”.
ammetto che la grafica era pazzesca.
così fluida .
umana.
sotto in microscopico c’era scritto che era stata realizzata da Jacopo 32 anni.
affetto da S.L.A.G.
attraverso un macchinario che elaborava le sue idee e le trascriveva su PC.
rimango stupita .
poi infastidita.
Passano giorni.
settimane.
e quel mondo così tecnico che deformavo con la lingua e gli occhi..
beh mi ha sussurrato dolcemente alla mente
che non ce nulla di male nell’ammettere i propri limiti.
che ci sono uomini e donne che investono il tempo
gratuitamente,
per aiutarmi in questo percorso difficile.
Torno a casa.
io, Luca, mamma, papà e Zoe.
la mia nuova aiutante.
sono stata selezionata da un’associazione di beneficienza
di ragazzi come me,
per portare per sempre con me questa intelligenza su fili.
Ciao mi chiamo Frida.
ho 42 anni.
all’età di 25 anni mi è stata diagnosticata
“Sclerosi amiotrofica laterale giovanile”.
il mio quarto colore preferito è il blu.
mi ha accompagnato quando credevo in poche cose.
il mio colore preferito è la luce.
sono la prima grafica per la Nestlè.
senza muovere un dito.
un successone direi.
vivo in Belgio.
con Luca.
ciao Zoe.
buona notte.
TU-tutù-TU-tutù
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Sclerosi Laterale Amiotrofica Giovanile. AISLA Onlus
La malattia di Frida è la Sclerosi Laterale Amiotrofica, nella forma giovanile. Volevamo inserire il tema dell’intelligenza artificiale in un racconto, in una storia che ci stesse a cuore. AISLA Onlus nasce nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA, favorendo l’informazione sulla malattia e stimolando le strutture competenti a una presa in carico adeguata e qualificata dei malati. Clicca qui per sostenere AISLA con una donazione.
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